La Terapia con radiofrequenza vaginale dinamica viene oggi considerata tra i trattamenti più innovativi per trattare l’atrofia vulvo-vaginale. Si tratta di una terapia che consente di alleviare i sintomi della sindrome genito-urinaria nel post-parto, in menopausa (fisiologica o iatrogena) e anche nelle donne in terapia oncologica per il tumore alla mammella. I disturbi e le patologie vulvo-vaginali sono spesso associati alla secchezza vaginale (chiamata anche atrofia vulvo-vaginale) e possono comparire in tutte le donne, in diverse fasi della vita. I sintomi principali comprendono: secchezza, prurito, bruciore, dolore nei rapporti sessuali, perdita di trofismo, incontinenza urinaria da stress (lieve perdita di urina causata da un colpo di tosse o uno starnuto).
È una tecnica che utilizza onde ad energia termica che sviluppano calore (in modo controllato e intermittente), per favorire la rigenerazione delle cellule dei tessuti degli strati epiteliali e subepiteliali della vagina e della vulva, ripristinando il trofismo dei tessuti vulvari e stimolando la produzione di collagene ed elastina, consentendo maggiore elasticità e compattezza del canale vaginale, con benefici funzionali e anche estetici. Inoltre, questa tecnica consente la porazione, ovvero l’assorbimento locale di sostanze bioattive o acido ialuronico, nei tessuti vulvari, permettendo di aumentare la permeabilità delle membrane cellulari a terapie locali e quindi anche l’efficacia del trattamento contro l’atrofia vulvo-vaginale.
La radiofrequenza quadripolare dinamica è una terapia indicata nei casi di:
- Atrofia e lassità vulvo-vaginale post-parto vaginale.
- Premenopausa e menopausa fisiologica (età) o indotta (da chirurgia o farmaci).
- Nelle pazienti oncologiche, in particolare in trattamento per il tumore alla mammella.
- Nelle pazienti con incontinenza urinaria da stress (perdite di urina con colpi di tosse, starnuti, ecc).
- Nelle pazienti che provano dolore durante i rapporti sessuali, vulvovaginiti, vulvodinia, dolore pelvico cronico.
Quali sono i benefici della terapia con radiofrequenza?
Consente di alleviare i sintomi della sindrome genito-urinaria associata alla menopausa fisiologica o iatrogena (indotta da terapie), e nel processo di ripristino del trofismo vulvo-vaginale grazie all’incremento dell’idratazione, alla riattivazione del microcircolo locale, alla stimolazione delle cellule a produrre collagene ed elastina.
È una terapia completamente indolore che non necessità dell’uso di anestesia locale o creme anestetiche. Le donne con grave atrofia vulvare possono provare un leggero fastidio durante la prima seduta, che tende tuttavia a scomparire già dalla seconda.
Il trattamento dura circa 20 minuti. In genere sono necessarie 4-5 sedute, una alla settimana con un eventuale seduta di mantenimento ogni 4-6 mesi.
- CONTROINDICAZIONI
Le controindicazioni riguardano le donne con tumori ginecologici e urologici in atto solo per la mancanza di studi in questo ambito.